domenica 24 maggio 2009

Anna e il suo blog

Anna è una donna aquilana. Ha vissuto in prima persona il terremoto e le sue conseguenze.
Ha un blog, interessantissimo, dove racconta la sua vita da terremotata, le sue passioni, le sue speranze. 
E qui sotto uno dei suoi ultimi post.


SABATO 23 MAGGIO 2009

Piccole cose

Che dire? Posso raccontarvi solo piccole cose, cose del mio quotidiano. Mi sono dedicata, negli ultimi due giorni, alla ricerca del terreno per il mio progetto. Dopo aver contattato un privato che vende la sua terra, in zona industriale, al prezzo di mercato quintuplicato, ho deciso di rivolgermi direttamente ai sindaci dei paesi cui fanno capo queste aree. Ho scoperto che i piccoli comuni ancora non recuperano le mappe catastali e sono in fase di riallestimento. Tutti mi hanno risposto di farmi viva fra un paio di settimane. Scoraggiata, dopo aver letto il decreto che parlava di abitazioni messe a disposizione degli sfollati dalla PC nelle zone dell'entroterra, mi sono sentita rispondere da una cortese impiegata di un comune in provincia di Pescara che, al momento, gli appartamenti reperiti sono due, a fronte di oltre trenta richieste già pervenute e che, comunque, saranno privilegiate le persone ospitate nelle strutture ricettive della costa. Si è dichiarata però disponibile a trovarmi un appartamento a pagamento.Non volendo infierire sull'impiegata che non ha colpe per decisioni altrui, ho desistito. Sono quindi andata all'ufficio passaporti della Questura, avendo perso il mio passaporto sotto le macerie, per cercare di averne uno nuovo. Ho scoperto che mi costa cento euro e che nessuna agevolazione è prevista per noi terremotati. Tasse e bolli vanno pagati. Ho desistito. Sono andata negli uffici della Sovrintendenza, ospitati presso la scuola della Guardia di Finanza, quartier generale della P.C., per recuperare la relazione del primo sopralluogo effettuato nella mia abitazione che è stato smarrito. All'ingresso sono stata identificata , mio marito, sprovvisto di documenti, non è stato ammesso ed io ho dovuto dire al solerte finanziere che mi ha accolta, dove andavo, cosa dovevo fare e quale funzionario dovevo vedere. Scortata presso l'ufficio, ho scoperto che la pratica che mi riguarda non si trova. I computer sono andati in tilt. Il funzionario mi ha detto di farmi viva fra un paio di settimane. All'uscita sono stata rimbrottata dai soliti solerti finanzieri per esser passata dall'entrata, a due centimetri dall'uscita. Sono quindi andata all'ufficio anagrafe per rinnovare la mia carta d'identità in scadenza. Gli impiegati sono sotto una tenda bollente e sudano alle prese con miriadi di carte. Mi hanno timbrato la vecchia carta d'identità che sarà valida per altri cinque anni. All'uscita sono stata immediatamente identificata da una pattuglia di solerti carabinieri. Sconsolata, mi son detta "torno ai miei dieci metriquadri di container". Mi appariva un rifugio sicuro. Ho quindi incontrato Riccardo, una luce in tanto buio. Riccardo è un vigile del fuoco che mi ha contattata tramite Facebook. L'ho incontrato davanti al campo di Monticchio ed abbiamo parlato un bel po'. Ed ho toccato con mano tanta solidarietà ed affetto.Era con Gionata, un suo collega. Quando ci siamo lasciati, Riccardo, abbracciandomi, mi ha fatto dono di formaggio e salame e di un libro di Tiziano Terzani. Mio marito ed io siamo andati via con le lacrime agli occhi. Tornati a "casa", gli operai del cantiere dove viviamo avevano organizzato una grigliata all'aperto. E' stata una piccola festa. Abbiamo fatto baldoria fino a un'ora fa. Son venuti anche i nostri ex vicini di casa. Eravamo abituati a fare grigliate sui nostri terrazzi. E' stato un ritrovarsi e un confortarsi a vicenda. Un dirci "ce la faremo".
Piccole cose. Cose di persone che provano a sopravvivere. Nonostante tutto.

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