Pioggia, tende inagibili
Teloni inzuppati d’acqua: trasferiti altri sfollati. Il maltempo blocca i lavori all’aeroporto di Preturo. A mollo anche l’ospedale da campo
di Enrico Nardecchia

LE GRANDI PIOGGE. Come un flagello, l’ennesimo su una città già devastata dal terremoto, il maltempo non ha concesso tregua. Per tutta la giornata di ieri, salvo una breve pausa a metà pomeriggio, per poi riprendere, a sprazzi, fino a sera, la pioggia ha guastato la giornata degli sfollati. Stavolta, oltre agli interventi da parte dei gestori, dei volontari e degli ospiti dei singoli campi, sono state numerosissime le richieste d’intervento al centralino dei vigili del fuoco. Ancora impegnati in città per la messa in sicurezza degli stabili danneggiati e a disposizione della gente per il recupero delle masserizie all’interno delle abitazioni inagibili, i pompieri hanno dovuto sbrogliare alcune situazioni molto pesanti che si sono verificate in diverse zone. I problemi principali al campo di piazza d’Armi, dove i vigili del fuoco sono dovuti intervenire sia di mattina sia di pomeriggio. L’a cqua piovana ha invaso i vialetti tra le tende e in molti casi si è anche infiltrata sotto le brandine bagnando anche i vestiti e le coperte. Allagamenti anche nell’ospedale da campo del San Salvatore dove però gli ambulatori si sono salvati.
A PIAZZA D’ARMI. Nel campo di accoglienza più grande della città, la nottata e la giornata di ieri sono state senza pace per gli sfollati. Quando hanno visto l’acqua nelle tende, i volontari hanno azionato le loro pompe per tirarla via ma l’operazione non è riuscita del tutto specialmente perché bisognava scaricare una massa d’acqua consistente. Per questo sono stati chiamati i vigili del fuoco, i quali, con due interventi più significativi, hanno liberato le tende facendo defluire l’acqua direttamente nel sistema fognario attraverso delle tubazioni di cui il campo era evidentemente sprovvisto. Ma il problema non si è certo risolto. Infatti gli sfollati, con mezzi di fortuna, tra cui bacinelle e altri contenitori, hanno tolto l’acqua e cercato di mettere in salvo i vestiti e i pochi oggetti personali portati nelle tende. In molti casi la pioggia ha reso impraticabili alcune tende, con conseguente spostamento degli sfollati in altre meno colpite dalla violenza della pioggia. Il drenaggio del terreno non ha funzionato alla perfezione neppure nel campo di Centi Colella, nonostante i lavori effettuati per sollevare le tende.
A MONTICCHIO. «Tenda inagibile». Anche le case di tela possono diventare inagibili. Ma senza classificazione. È quello che è capitato ad alcuni ospiti della tendopoli allestita nel campo sportivo di Monticchio. Qui, nonostante l’impegno profuso dagli ospiti e dai volontari per cercare di scavare canali attorno alle tende, l’acqua si è infiltrata lo stesso, tanto che alcune gocciolavano all’interno in quanto ormai inzuppate da diverse ore. Per questo motivo alcune persone hanno preferito dormire in macchina mentre altri hanno rimediato dei camper per passare la notte. Del resto, nelle ore mattutine, il tasso di umidità dell’a ria è stato pari al 92 per cento. La temperatura massima, invece, ha raggiunto i 16,7 gradi alle 16,14. Dopo la nottata insonne, la direzione di comando e controllo della Protezione civile ha smistato, per tutta la giornata di ieri, decine di richieste pervenute dai vari campi. Le difficoltà maggiori nelle aree di accoglienza (e sono la maggior parte) realizzate sull’erba oppure sulla terra battuta dei campi sportivi. A San Gregorio i lavori di canalizzazione effettuati una ventina di giorni fa sono stati messi a dura prova dalla nuova ondata di maltempo. Tuttavia non si sono registrati grossi disagi.
AEROPORTO ALLAGATO. «Correte, si è allagato l’a eroporto». Emergenza anche Preturo, dove sono in corso dei lavori per l’adeguamento dello scalo alle sopravvenute esigenze del G8, tra cui la realizzazione di strade (una di collegamento diretto con la scuola della Finanza di Coppito) e l’ampliamento della pista. In una delle aree interessate dagli scavi ci sono state consistenti infiltrazioni di acqua piovana, tanto che per gli operai impegnati nell’interramento di alcuni cavi è stato impossibile proseguire. A quel punto è scattata la telefonata ai vigili del fuoco. Problemi anche in alcune delle tendopoli della zona di Preturo, a Villa Sant’ Angelo e a Casentino. Tra gli sfollati della piccola frazione del Comune di Sant’Eusanio Forconese è tornata la grande paura del precedente allagamento.
BAGNO FRANA. La pioggia ha causato frane di diversa consistenza. Una, in particolare, è stata giudicata di una certa entità e riguarda il territorio di Civita di Bagno dove lo scivolamento di detriti e terriccio ha messo in pericolo anche la circolazione stradale. Anche in questo caso l’intervento dei pompieri è stato tempestivo, ma la situazione viene tenuta sotto stretto controllo in quanto si teme che il fronte possa ulteriormente allargarsi. Timori per gli effetti della pioggia battente anche a Fossa, dove l’abitato è minacciato da una frana.
RISCHIO NEVE. Nelle tendopoli allestite nei punti più alti, come quelle di Assergi, Filetto e delle frazioni del territorio comunale di Lucoli, il rischio di nevicate è tornato reale.
BAGNO FRANA. La pioggia ha causato frane di diversa consistenza. Una, in particolare, è stata giudicata di una certa entità e riguarda il territorio di Civita di Bagno dove lo scivolamento di detriti e terriccio ha messo in pericolo anche la circolazione stradale. Anche in questo caso l’intervento dei pompieri è stato tempestivo, ma la situazione viene tenuta sotto stretto controllo in quanto si teme che il fronte possa ulteriormente allargarsi. Timori per gli effetti della pioggia battente anche a Fossa, dove l’abitato è minacciato da una frana.
RISCHIO NEVE. Nelle tendopoli allestite nei punti più alti, come quelle di Assergi, Filetto e delle frazioni del territorio comunale di Lucoli, il rischio di nevicate è tornato reale.
(02 giugno 2009)
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